venerdì 1 giugno 2007

ricordi

anni fa lavoravo come imbianchino con due signori di asigliano e mentre ultimavamo una facciata, il proprietario chiese al titolare se potevamo mettere una rete per evitare che i rondoni(rondini più grandi del solito) si infilassero nel sottotetto. Il titolare disse sì e fui io ad occuparmi della cosa, appena iniziato già mi stava venendo il magone pensando a quanti non avrebbero più avuto una casa ma il dramma è iniziato quando verso le 16 i famosi volatili hanno iniziato a fare ritorno verso quella che credevano fosse la loro casa. qualcuno di loro sbatteva contro la rete e volava verso altri nidi ma qualcuno continuava testardo fino a restare impigliato nella rete, il titolare non mi disse nient'altro oltre che dovevo continuare perche entro le 18 avremmo dovuto finire. ho cercato di liberare quante più bestie ho potuto, ma quella rete è stata per alcuni una trappola mortale, ho finito alle 18 il mio lavoro piangendo, piangendo piangendo fino a farmi deridere da tutti i presenti, senza nessuna vergogna ma ho pianto impotente di fronte all'impossibilità di rifiutarmi. oggi mi è successa la stessa cosa, i miei primi scrutini, 3b meccanici all'ipsia, per 6 di loro non ho potuto fare nulla, ho detto quante più cose potevo, ma non avevo voti con cui difenderli(non ho neanche i registri in quella scuola) e mi è toccato compilare il tabellone da esporre, quando ho scritto il primo non ammesso mi è scesa una lacrima, un collega mi ha anche visto, in quel momento mi sono tornati in mente i rondoni. le altre lacrime le ho versate dopo sotto la pioggia. triste sicuramente triste. dopo una giornata benedetta dalla pioggia, rallegrata dalle foto a scuola, un colpo secco alle mie emozioni. cambio mi ripeto e aggiungo nascoste dalla pioggia lacrime amare, pioggia che mi nascondi, amica parlami di quei sorrisi che non c'erano, parlami di sonni e di sogni, culla i miei bimbi quando le mie mani non possono, custodisci i loro sogni, spegni il runore di quei silenzi. foto e disegni, firme e nomignoli. bagnami ancora perche ne ho bisogno, canzoni e musica, urla, urliamo vi prego, comincuio io AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA volti nel buio del mio pc, cappelli isolani custodi, cravatte mucche e polemiche, baci non dati, mani affettuose chi siete chi sono chi siamo grazie, di cuore, grazie cuore

4 commenti:

PoisOn*_*GiRL ha detto...

cosa c sarebbe stato d meglio che un profondo urlo ke squarciava le lacrime e la pioggia..un tuono fracassante ke interrompeva per un attimo tutto e sfogava la giornata d tristi momenti...

Gamberuga ha detto...

é_è capisco benissimo come si può sentire prof...l'unica cosa che posso dire è: quei 6 meritavano fino in fondo le sue lacrime?

tuono ha detto...

la situazione sicuramente, loro non ci voglio pensare...probabilmente è stata l'emozione di una prima volta..comunque mi è dispiaciuto...

piemonteselovesiciliano ha detto...

leggendo le sue parole sono rimasta senza fiato e a uasto punto mi viene spontaneo dire che lei non è un professore...no...qualcosa di molto di più...non è il pianto che l'ha fatta diventare più che un professore...è ogni gesto che compie ogni giorno che me lo fa pensare...magari lei pensa che sono gesti piccoli, insignificanti, ma le assicuro che voglio no dire molto!!!! quei ragazzi saranno dispiaciuti di essere bocciati, ma se lo sono cercato loro e saranno contenti che una persona speciale ha fatto di tutto per dire che loro, anche se non si sono impegnati, contano!!!!