giovedì 17 febbraio 2011

Nonno.

Un piccolo ma costante timore, un filo d'ansia che si intreccia nella sciarpa che porto al collo. Un cappio quando la paura prende piena coscienza di se stessa risvegliandosi in uno strano stato d'eccitazione. Un sogno, ogni tanto ricorrente, strano. Solo io che ti vedo tra tutti gli altri, solo io che ogni volta piango, non riesco a parlare a gridare, piango soltanto; disperandomi. Prima sconcerto, poi gioia incredula, paura, tristezza e pianto. Il tuo sguardo fisso, fermo come le stelle in cielo. I tuoi occhi profondi, caldi, di tutti i sentimenti che posso decifrare. Alla fine tra il sudore e le lenzuola, le coperte troppo pesanti e un po' di timore ed emozione, il risveglio. E tutto resta un altro ricordo che si aggiunge al quasi perenne mal di testa.

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