mercoledì 16 febbraio 2011

Ieri 777°

Un fiore che pian piano va appassendo. Un sorriso. Due occhi profondi, veri di vita; nonostante i quasi ottanta. Il cammino inesorabile che il tempo traccia davanti a noi. I passi incerti ma sempre verso nord. Verso la fine, o l'inizio. Di qualcosa, con qualcuno. O dei ricordi nell'eternità di qualche generazione, della parola scritta, del cielo; dell'entità. Con l'apostrofo per accontentare tutti: chi crede sia uno, chi crede siano mille. Dio, dio o dei. Io sorrido e scrivo. Trovo negli occhi di questa bambina di ottant'anni la voglia di imparare, il rimprovero per se stessa che cocciuta ed impertinente non impara i trucchi della sua discendenza, di sangue e tecnologica. Una volta si parlava solo tete e tete, o chi poteva tramite terzi. Oggi anche i cani ed i gatti hanno un cellulare. E a chi non serve ne crescono due in tasca, uno nel cassetto della cucina e uno che deve ancora essere scontrinato. Così il mondo corre verso il futuro. Incerto, ma cocciuto ed impertinete. =)

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