mercoledì 25 giugno 2008

giorni

cha passano uguali, programma fisso della giornata che accompagna fino alla sera.. troppo schematico e soffocante, tran tran quotidiano, routine abituale.. è ora di abituarsi e crescere, ancora una volta, non è la prima e sicuramente neppure l'ultima.. inviti scadenze e l'emozione si è spenta.. non trovo più il gusto di qualche giorno fa.. il piccolo diavolo si è sopito e con lui anche il piccolo angelo.. l'unico che risponde ai comandi è l'automa che esegue senza fiatare e stando ai "comandi" di tutti.. dovrei essere molto emozionato, anche se è una cosa minima.. invece sono preoccupato per la parte logistica della favola.. stufo di correre su pullman, macchina, gambe.. stanco, ridotto al piccolo essere che cammina insieme agli altri nel corridoio della realtà, diversa da quella conosciuta.. vuol dire questo? vuol dire perdere l'andre che conosco realmente? quello che ride, scherza, esuberante, egocentrico al punto giusto, divertente a volte.. devo forse dar ragione a chi trovava da dire all'esuberante? no, non mi affliggo, dopo questo nel weekendo potrò tornare ad essere lo stupido di prima, dopo luglio poi sprofonderò nell'andre vero e proprio e un fiume di poesia lo sento nascerà.. il lavoro stranamente chiama.. bacini a tutti!

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