mercoledì 4 marzo 2009

mal di testa

a scuola. (o squola!) una timida fiammella negli occhi di chi non voleva che consegnassi una verifica tanto scheletrica, ma così si doveva fare.. per me. è successo che ho trovato nella testa una musica nuova, una melodia di pioggia e foschia, che leggera riproduce l'umore. mi sento la testa avvolta da questa nebbiolina.. tutti i pensieri ovattati nel rumore del silenzio, nell'eco del ricordo. il ricordo che è presente e sempre lo sarà, ma che si sta chiudendo, murandosi, in un angolo di pensiero, insieme ad altri. questi giorni. già, cosa sta succedendo? è come se il cielo si stesse preparando ad affrontare un temporale, l'aria che si respira, fresca, dura, che pizzaca il naso respirando. un'aria che non è la solita. prima c'era il sole, prima ero il sole, cosa sono diventato? uno zombie? il sorriso sulle labbra c'è, ma non sorrido dentro e questo non mi provoca nessun sentimento. non ne sono dispiaciuto, ne sono sorpreso e preoccupato, dove mi porterà? finita la metamorfosi sarò un nuovo uomo? diverso da oggi? che parole pesanti. cariche di troppa confidenza con la vita, quando in realtà non dovrebbe essere tutto così.. così. dovrebbe essere spensierato, serio fino ad un certo punto, che però non ho mai trovato. un punto che vedo solo nella mente, lontano, lontano, indietro, molto indietro.. l'ho passato da tanto se l'ho mai incontrato.. forse in un attimo di stranimento senza accorgermi l'ho calpestato, ma ritrovarlo ora nel buoio del passato non è possibile. mi adeguo. provo gioia per tutti quelli che mi circondano, sono seriamente e felicemente rasserenato nel vederli sorridere, nel vederli felici, nel vederli trovare, o ritrovare, quello che stavano cercando. felice. sereno, contento. ma diverso da ieri. diverso da quando avevo anche io dentro di me un motivo per essere diverso da oggi. dove sono finito? forse era questo quello che intendeva una volta lui. forse. e per me chi è felice? per me chi sorride sincerandosi? provo piacere nel dare quando posso qualche consiglio, trovo nelle persone un motivo per far sorridere, so quasi sempre cosa dire a qualcuno, in base alla necessità.. per un dono. non che io dica quello che le persone si vogliono sentir dire, dico loro quello che sento, attraverso le sensazioni ed il dono.. dono, o altro? è un dono qualcosa che possiedi che rende sempre felici gli altri e felice te stesso solo quando vedi gli altri sorridere e mai per altri motivi? mi pare il seguito di un libro, il secondo. il primo parlava di un ragazzo che aiutava gli altri perchè amava farlo, amava vedere il sorriso degli altri e trovava il suo sul loro. ora nel secondo episodio questo ragazzo continua a fara quel che ha sempre fatto, ma si sta spegnendo forse.. sta diventando buio, e non più luce.. tristi smile

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