lunedì 6 aprile 2009

quante lacrime, quanto dolore.. un sonno tormentato da uno strano senso di tristezza e inspiegabile insicurezza.. poi lo squillo di un telefono, un triste avviso e il telegiornale che annuncia ulteriore tristezza.. paura per le persone care che sono nel mio "mezzo" Abruzzo. paura per il mio cuore, non per egoismo, paura per tutti.. grande terrore per il mio cuire, lo ripeto.. tanta paura, ma non voglio più pensare per ora. loro stano bene e invece c'è chi non può più neppure star male, perchè come il male non c'è più.. tanti morti, troppi feriti, e moltissimi senza più una casa, una parente, un amico.. tristezza immensa e lacrime a fiumi. dolore. tanto dolore. Dio dove sei? so che probabilmente hai limitato il danno, ma ora il dolore, a nosto discapito, pretende di averela meglio ulla ragione.. la mente è offuscata, dalla polvere delle macerie. =( senza sorriso. decisamente risollevato, nel dramma e nel dolore

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