domenica 12 settembre 2010

Siamo noi che sogniamo

Con o senza la i, tra i vari modi di pensare e di scrivere. Non posso permettermi di fare le selezioni nei sentimenti delle persone. Le sofferenza che gli altri sentono sono le mie. Sarebbe troppo ipocrita fingere di non sentire. Mi dispiace non soffrire abbastanza e rendermi partecipe alla sofferenza di chi mi parla, ma diamine!, anche io ho un cuore tutto mio. Non penso di essere egoista camminando verso questa direzione, però mi dispiace di non dispiacermi. E soprattutto il dolore che gli altri provano oggi domani sarà il mio. Non sono superiore a nessuno. Il sacrificio può essere anche essere amico, non solo comportarsi in modo tale da essere definito così. Credo.

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