Se ripenso a quanto tempo io abbia passato a non cagarmi di striscio questa canzone mi prenderei a sberle... ma di quelle pesanti, eh!
Ho imparato ad apprezzarla col tempo, adesso è una delle mie preferite e a Torino quasi piangevo quando l'hanno fatta... l'ho cantata a squarciagola, come se non ci fosse un domani, come se non ci fossero state altre venti canzoni da cantare altrettanto a squarciagola, dato che era solo la terza e io già non avevo più voce. -__-
Penso che mi piacciano da morire quei quattro accordi (proprio quattro di numero) su cui è basata la canzone: risuonano di libertà in un modo che non mi è mai capitato di sentire in altre canzoni.
Sono unici.
lunedì 5 agosto 2013
domenica 4 agosto 2013
Involontaria...
Dare una chitarra acustica a Bellamy nuoce gravemente alla (mia) salute. E non aggiungo altro.
Aggiungo la traduzione nei commenti. ;)
Aggiungo la traduzione nei commenti. ;)
sabato 3 agosto 2013
venerdì 2 agosto 2013
...give me your heart and your soul!
Seguendo il discorso di Andre, anche per me ci sono alcune canzoni che mi portano la lacrima facile... ma penso che ne riparleremo alla prossima puntata. :)
Per ora su col morale, dato che questa è totalmente su altri registri... il giornalista che ha scritto il libro sui Muse l'ha definita: "Il più timido accenno all'orgasmo femminile nel mondo del rock."
Ai posteri l'ardua sentenza....
Per ora su col morale, dato che questa è totalmente su altri registri... il giornalista che ha scritto il libro sui Muse l'ha definita: "Il più timido accenno all'orgasmo femminile nel mondo del rock."
Ai posteri l'ardua sentenza....
Un anno. E' vero che il pensiero c'è.
Vedo i giorni cancellati sul calendario.
La croce rossa che li segna non basta a coprire la vera natura del numero.
Sono momenti passati che ogni tanto tornano e domandano "e se...?".
Forse sarebbe stato possibile, forse meraviglioso.
Ma forse non per me.
Sarei stato il regalo e non il festeggiato, la torta nuziale e non lo sposo, l'anello e non il dito.
Qualche se, qualche ma.
E' vero che il pensiero c'è.
La croce rossa che li segna non basta a coprire la vera natura del numero.
Sono momenti passati che ogni tanto tornano e domandano "e se...?".
Forse sarebbe stato possibile, forse meraviglioso.
Ma forse non per me.
Sarei stato il regalo e non il festeggiato, la torta nuziale e non lo sposo, l'anello e non il dito.
Qualche se, qualche ma.
E' vero che il pensiero c'è.
giovedì 1 agosto 2013
Vivimi senza vergogna, anche se hai tutto il mondo contro, lascia l'apparenza e prendi il senso e ascolta quello che ho qui dentro.
Poche canzoni, forse due, riescono a farmi piangere.
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